Benessere fisico

Ciclo mestruale ed escursion in montagna: come gestirlo?

Hero Douglas, ambassador di SportsShoes x Montane, parla apertamente di quell'argomento tabù che è il ciclo mestruale e di come gestirlo durante le avventure all'aria aperta.

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Questo articolo è un po' più esplicito di quanto non lo sia di solito, ma mi rattrista il fatto che spesso le persone sentano ancora il bisogno di nascondersi quando è quel periodo del mese! Voglio essere più aperta sulla gestione del mio ciclo mestruale quando faccio trekking in montagna. Ci sono volte in cui detesto quando mi arriva e ho pensato che non c'è da stupirsi se una volta lo chiamavano "maledizione"!

Ho perso il conto delle situazioni in cui mi sono trovata con un gruppo, in montagna, a metà di una salita o su un sentiero, quando all'improvviso ho avuto quella sensazione di "oh no". A quel punto mi rendo conto che il sangue non sta solo gocciolando lungo la mia gamba, ma mi sta macchiando rapidamente tutti i pantaloni. Non sono una di quelle persone fortunate (esistono davvero) che sanno quando arriverà il loro momento del mese. Il mio ciclo mestruale purtroppo è molto irregolare e può arrivare con una settimana di ritardo o finire solo per ritornare subito dopo con una certa intensità. Questa imprevedibilità fa sì che sia facile essere colte alla sprovvista durante le avventure, sia perché le mestruazioni iniziano quando non me le aspetto, oppure perché il sangue ha attraversato l'assorbente. Si tratta in parte di sfortuna, ma anche del fatto che l'attività intensa spinge il sangue fuori dall'utero più velocemente, quindi le escursioni in montagna possono peggiorare la situazione.

Le mestruazioni sono già abbastanza difficili da gestire a casa, quando tutto è a portata di mano, ma la situazione è completamente diverso quando ci si trova su montagne come Yr Wyddfa (Snowdon) che sono affollate e hanno poche possibilità per gestire l'emergenza. È particolarmente difficile da risolvere la situazione. In molte occasioni sono stata sorpresa e ho finito per legarmi una maglia o una felpa intorno alla vita per coprirmi, oppure ho cercato di nascondermi discretamente davanti o dietro di me per usare un fazzoletto di carta come assorbente di fortuna sperando che nessuno se ne accorgesse. Il bello del ciclo... Conosco alcune donne che lavorano all'aperto che usano la pillola contraccettiva senza interruzioni, non per evitare le gravidanze, ma solo per fermare le mestruazioni. Questo è assolutamente comprensibile, ma la parte testarda di me non vuole prendere un farmaco tutti i giorni dell'anno solo per facilità di lavoro.

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Quindi ora sto cercando di migliorare la gestione della situazione e ho un kit da montagna per il ciclo mestruale (un'altra cosa per il mio zaino già pesante) che comprende assorbenti, tamponi, sacchetti igienici richiudibili, fazzoletti e antidolorifici. Inoltre, indosso prevalentemente pantaloni di colore scuro, che mascherano le perdite accidentali. Porto in valigia una giacca o una maglia di ricambio che sia comodo da legare intorno alla vita, se ho bisogno di nascondere quella zona. Sto anche sperimentando la biancheria intima per il ciclo mestruale, che ha un'assorbenza variabile per adattarsi al flusso. Sono traspiranti, quindi confortevoli e costituiscono una barriera, ma non funzionano al 100%. Ho provato la moon cup ed è ottima a casa o per i campeggi all'aperto, ma è difficile da usare in modo discreto. Una volta, svuotandolo dietro una roccia, mi sono accidentalmente sporcata di sangue e sembrava che avessi massacrato una pecora. MORTIFICANTE. Prego ancora oggi di aver tolto tutto il sangue quando sono ritornata dal mio gruppo, ma non lo saprò mai... Inoltre non è adatto a Yr Wyddfa perché non c'è un posto discreto dove svuotarlo e sostituirlo. Almeno un assorbente o un tampone possono essere cambiati senza doversi togliere i pantaloni, se necessario!

Tuttavia, le donne non devono affrontare solo il flusso mestruale: spesso si verificano uno o due giorni di dolori piuttosto debilitanti, mal di testa ed emozioni che fanno sentire un po' a disagio. Di recente, ho partecipato a un weekend di formazione per la valutazione con un periodo di mestruazioni abbondanti. Mi sono sentita molto meno sicura di me stessa e delle mie decisioni e sono diventata emotiva. È stato imbarazzante e sono sicura che sarebbe andata molto meglio se fosse stato un altro periodo del mese!

Un altro fine settimana difficile, quest'estate, è stato quello in cui ho lavorato come ML (Mountain Leader), occupandomi della sicurezza dell'evento per la serie di gare ultra UTS a Eryri (Snowdonia), che prevedeva due notti in vetta. Il giorno prima del lavoro mi sono iniziate le mestruazioni e ho avuto un'emicrania per la prima volta in vita mia. Alla fine non sono riuscita a tollerare la luce del giorno e sono stata male per 16 ore. Il calo degli estrogeni fa sì che l'emicrania si manifesti più facilmente nel periodo che precede le mestruazioni o nei primi giorni. E in mal di testa in quei giorni è anche molto più doloroso. Ero completamente debilitato e molto stressato dal fatto che non sarei stato in grado di lavorare e avrei deluso tutti. Come libera professionista, una volta che mi prendo dei giorni di malattina, quell'azienda o quell'associazione non mi chiama più. Per tutto il tempo in cui sono stata malata mi sono stressata pensando a quanto fossi un fallimento. Per fortuna mi sono ripresa in tempo e alle 17 ero in cima al Siabod per prendere servizio. Tuttavia, l'idea che avrei potuto dire che non posso lavorare a causa di un "problema femminile" mi sembrava una scusa, anche se non lo sarebbe stata.

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Un altro problema che riscontro è che durante il periodo mestruale posso essere goffa e ho più probabilità di scivolare quando mi arrampico o corro. Anche cose come trasportare carichi pesanti diventano più difficili, perché la forza e la resistenza crollano a causa della diminuzione dei livelli di estrogeni. Passo anche da un sentimento di fragilità a uno di rabbia, per cui mi viene voglia di piangere o di pugnalare qualcuno con la mia piccozza, ma ovviamente ma cerco di tenere nascoste queste emozioni (il mio ragazzo subisce le conseguenze)! Tuttavia, la sindrome premestruale è una condizione medica che il 90% delle donne sperimenta e, sebbene i sintomi varino per la maggior parte delle donne, includono: crampi addominali, gonfiore, ansia, mal di pancia, stanchezza, mal di testa, sensazione di irritabilità, rabbia e tristezza. A volte vorrei avere la possibilità di indossare un nastrino tra i capelli per indicare che è quel periodo del mese, un po' come fanno i cavalli con la coda quando potrebbero scalciare.

Sarebbe bene che nella formazione sui Mountain Leader si parlasse un po' di più della gestione del ciclo mestruale non solo come Leader ma anche all'interno dei gruppi. Credo che nel rapporto mattutino del gruppo si debba dire: se qualcuno ha le mestruazioni e ha bisogno di assistenza, lo faccia presente e noi cercheremo di organizzare i posti migliori per fermarsi e di avere anche dei rifornimenti, se necessario. Credo che questo sia particolarmente importante per i gruppi DofE e quelli formati da adolescenti. Se gli assorbenti non vengono cambiati regolarmente, c'è il rischio che si sviluppino batteri che, in rari casi, possono causare la sindrome da shock tossico, che può essere fatale.

Credo che sia davvero importante iniziare a discutere di come gestire le mestruazioni quando si organizzano escursioni all'aria aperta.

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Hero Douglas è un'esploratorice professionista, membro dell'Ogwen Valley Mountain Rescue Team e Mountain Leader qualificata.

Puoi seguire Hero e le sui avventure qui.

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